Francesco Ciavardini, dalla Music School al palco dei contest più celebri
Oggi intervistiamo Francesco Ciavardini, per conoscere meglio questo "personaggio".
Francesco Ciavardini nasce nel 1984, viene da Alatri in provincia di Frosinone, e fin da piccolo ha dimostrato una grande passione per la musica.
Comincia ad appassionarsi a questa meravigliosa arte ascoltando per giornate intere il papà cantante, e presto comincia a cantare utilizzando proprio gli strumenti del papà, che dopo mille raccomandazioni glieli faceva utilizzare.
Crescendo, ha frequentato per anni la Music School di Alatri del maestro Gianpiero Rossi, studiando tastiera e canto con la maestra Silvia Genovesi.
Hai già avuto esperienze nel mondo dello spettacolo?
Ho partecipato a due edizioni del concorso canoro nazionale “Voci in musica”, ottenendo un terzo ed un primo posto, nel 2011 e 2012, ho partecipato anche al Talent Vocal Selection di Modena nel 2013 arrivando in semifinale nazionale, ed infine ho partecipato al Sanremo NewTalent Summer 2020, arrivando finalista nazionale, dopo una lunga pausa dalle competizioni canore lunga ben sette anni.
Le tue ambizioni.
L’ambizione è ovviamente quella di migliorami costantemente nel canto e nella musica in generale, cercando sempre di esprimere me stesso, i miei sentimenti, il mio essere, attraverso la musica. A prescindere dal risultato di una competizione, che è sicuramente importante , ma che non deve diventare l’unico e solo scopo di partecipazione.
Un personaggio che ti ispira.
Mi ispira Mark Knopfler, uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, ex leader e fondatore del dire straits, che poi ha dato vita ad una lunga carriera da solista.
Di lui a parte la tecnica sopraffina nella chitarra, mi piace la grande capacità di comporre, di scrivere testi, di entrare nella storia della
Musica mondiale partendo proprio dalle “dire straits”, che tradotto dall’inglese significa “grandi difficoltà”, dato che non aveva soldi nemmeno per permettersi la più economica delle chitarre.
Mi piace anche il suo carattere, umile e riservato.
Tuoi pregi e difetti.
Tuoi pregi e difetti.
Penso di essere una persona molto sensibile, che è il mio miglior pregio , e forse è anche il mio peggior difetto visto che mi commuovo spesso.